Perché il ritmo delle staminali neurali è essenziale per la salute mentale

 

 

GIOVANNA REZZONI

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 17 febbraio 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

La vita delle cellule staminali neurali (NSC, da neural stem cells) nell’ippocampo adulto è regolata secondo un programma dipendente dall’ora del giorno, e la perdita del ritmo circadiano influisce negativamente sia sulla proliferazione delle NSC, sia sul fondamentale processo di neurogenesi che si verifica nel giro dentato dell’ippocampo e assicura la formazione di nuove memorie cognitive. Uno studio condotto da Quiang Liu e colleghi, ed edito da Fred Gage del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla[1], ha dimostrato che la NSC pone in relazione coordinata il proprio orologio molecolare intracellulare con il circuito neurale circadiano per adattare l’andamento dei suoi processi alla fase in corso nella giornata.

Questo studio, che più avanti consideriamo in dettaglio, ci consente di comprendere il modo biologico in cui i ritmi circadiani regolano la produzione di nuovi neuroni nell’adulto, da parte del giro dentato dell’ippocampo e, soprattutto, perché la perturbazione dei ritmi circadiani costituisce un danno per la salute mentale.

(Liu Q. et al., Coordination between circadian neural circuit and intracellular molecular clock ensures rhythmic activation of adult neural stem cells.  Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2318030121, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: State Key Laboratory for Molecular and Developmental Biology, Institute of Genetics and Developmental Biology, Chinese Academy of Sciences, Beijing (Cina); Graduate School, University of Chinese Academy of Sciences, Beijing (Cina).

Studi recenti hanno dimostrato con certezza che il nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo, in qualità di master clock dell’organismo, organizza temporalmente l’attività delle cellule staminali neurali (NSC) nel giro dentato (DG), ma fino allo studio condotto da Quiang Liu e colleghi non era chiaro se e come i segnali circadiani provenienti dalle nicchie contribuissero alla variazione ritmica quotidiana dell’attivazione delle NSC. Sulla base di numerose evidenze recenti, l’attenzione dei ricercatori è stata rivolta al locus coeruleus.

Il locus coeruleus è un complesso nucleare che, nell’uomo, è sito in un’area del tronco encefalico appartenente al ponte dorsale e costituisce il maggiore aggregato di neuroni noradrenergici encefalici; nel topo, i neuroni rilascianti noradrenalina di questo grosso nucleo nero-bluastro possono giungere fino al 50% del totale presente in tutto l’encefalo. Il locus coeruleus costituisce un vero e proprio sistema noto per funzioni differenti: interviene nei meccanismi dell’ansia rilanciando a ciclo continuo, dall’interno, la riposta reattiva e temporanea della paura per stimoli percettivi; le sue lunghe fibre di proiezione che raggiungono praticamente tutte le principali regioni cerebrali sono implicate nella genesi di stati funzionali complessivi, mediati dalle reti globali.

Quiang Liu e colleghi hanno rilevato e dimostrato che, le proiezioni noradrenergiche del locus coeruleus, attive nel mediare la reazione eccitatoria di allerta (arousal), innervano il giro dentato dell’ippocampo e qui rilasciano ritmicamente noradrenalina dai terminali sinaptici, controllando in tal modo le variazioni circadiane nell’attivazione delle NSC, mediante gli adreno-recettori-β3.

Gli esperimenti di deprivazione acuta del sonno alteravano il ritmo circadiano fisiologico, portando a temporanee iper-attivazioni delle NSC e, nel corso del tempo, all’esaurimento del pool di NSC. Tale pool è efficacemente migliorato dall’inibizione dell’attività neuronica noradrenergica del locus coeruleus oppure della segnalazione mediata da adreno-recettori-β3.

 Quiang Liu e colleghi hanno dimostrato che la segnalazione noradrenergica mediata da adreno-recettori-β3 regola l’attivazione delle NSC attraverso l’orologio molecolare BMAL1. Per queste ragioni, lo studio qui recensito rivela che le cellule NSC adulte precisamente armonizzano il circuito neurale circadiano con il loro orologio molecolare circadiano intrinseco, per adattare le loro funzioni cellulari nel corso della giornata.

La perdita di questa armonizzazione è associata a disturbi mentali più o meno gravi, precipitati, rivelati, accresciuti o causati dalla perdita della regolazione circadiana della neurogenesi ippocampale al servizio dei processi neuropsichici.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Giovanna Rezzoni

BM&L-17 febbraio 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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[1] Chi segue le pubblicazioni della nostra società scientifica ricorderà la controversia che avemmo con Fred Rusty Gage a proposito dell’impiego di alcuni vettori virali nella terapia genica, e la vicenda delle comunicazioni scientifiche che enfatizzavano il suo ruolo nella ricerca sulla neurogenesi nel cervello umano a discapito di Elizabeth Gould della Princeton University, che era nel team che ha scoperto la neurogenesi post-natale del cervello dei mammiferi nel 1999, ed è stata la prima con, Tracey Shors, a stabilire un collegamento tra neurogenesi del giro dentato e apprendimento. Queste vicende, tuttavia, non ci fanno velo nel riconoscere l’autorevolezza di Gage come genetista.